Mi chiamo Giovanna De Lucia e sono una psicologa e psicoterapeuta cognitivo-costruttivista.
Sono iscritta all’albo dell’Ordine degli Psicologi della Lombardia (n. 24562) e mi occupo di consulenza clinica, psicoterapia e formazione.
Mi sono laureata in Psicologia del Lavoro e delle Organizzazioni all’Università “La Sapienza” di Roma e dal 2006 sono abilitata all’esercizio della professione di psicologa. Nel 2011 ho conseguito la specializzazione in Psicoterapia Cognitivo-Comportamentale con una tesi teorica su Mindfulness e Psicoterapia, presso l’Associazione di Psicologia Cognitiva di Roma e concluso il tirocinio formativo clinico presso il Centro di Salute Mentale di Roma E.
Dal 2008 sono Socia ordinaria della Società Italiana di Terapia Comportamentale e Cognitiva (SITCC) e nel 2012 ho partecipato al progetto di ricerca sull’impasse e la rottura dell’alleanza terapeutica del prof. Safran J.D. alla The New School for Social Research di New York.
Rientrata in Italia nel 2013, mi sono stabilita a Milano dove svolgo la mia attività clinica in ambito privato, applicando il modello cognitivo sistemico processuale post-razionalista elaborato da Vittorio Guidano.
Dal 2013 al 2018 ho lavorato come consulente senior per la Fondazione Eni Enrico Mattei (FEEM) in progetti di formazione, di innovazione sociale e di sviluppo locale in supporto alle Pubbliche amministrazioni in Emilia Romagna e in Basilicata.
Il mio approccio terapeutico è cognitivo sistemico processuale post-razionalista.
Questo modello pone l’attenzione sul processo di costruzione dell’identità individuale che è frutto di un processo interattivo e dialettico con l’ambiente esterno e si costruisce nelle relazioni di attaccamento. Le emozioni, in questo approccio, non sono viste come sottoprodotti del pensiero, come nel modello cognitivo classico, ma come il sistema di informazione e di conoscenza primario e immediato su di sé e sul mondo. In quest’ottica, lo scompenso e l’origine dei sintomi psicologici derivano da una difficoltà di integrare attivazioni emotive discrepanti nel sentimento di unicità e continuità del sé.
Fin dai primi colloqui, l’obiettivo della psicoterapia post-razionalista è cercare insieme al paziente – unico esperto della propria vita – le ipotesi sulla coerenza e sul significato di un evento che ha perturbato il suo equilibrio affettivo, determinando la sua sofferenza. Utilizzando il metodo della Moviola, la persona viene guidata nel processo di ricostruzione della propria esperienza e portata a identificare gli stati emotivi discrepanti, a integrarli nell’immagine cosciente di sé e del mondo, producendo narrazioni alternative più complesse, una nuova consapevolezza di sé e un diverso punto di vista sugli altri.
Mi occupo di formazione e orientamento, di benessere organizzativo, di sviluppo di competenze e leadership nelle organizzazioni. Negli ultimi anni, ho coordinato e diretto per FEEM un progetto di agricoltura sociale, finalizzato all’inserimento socio-lavorativo di soggetti con disabilità, un progetto di orientamento e formazione volto all’empowerment e alla ricollocazione professionale di donne disoccupate, interventi di formazione sulle soft skill rivolti ai laureati in collaborazione con l’Università di Bologna – Campus di Ravenna e il Centro dell’impiego della provincia di Ravenna.
Inoltre, organizzo percorsi di formazione per dipendenti e manager, studiati e progettati su misura a partire dall’analisi dei bisogni dell’azienda. Una didattica diversificata che comprende argomenti teorici, attività pratiche-esperienziali, simulazioni, mindfulness, esercizi sensoriali e metacognitivi permetterà di migliorare la comunicazione interpersonale, la collaborazione e il clima generale, offrendo nuovi strumenti per la gestione dello stress, delle emozioni e del conflitto.
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